A Luc Besson piacciono le donne
forti, l’ha dimostrato in quasi tutti i suoi film cominciando da Nikita e
finendo con Lucy (voto 6 ½). Donne che sono parti essenziali di macchine aliene
(Leeloo de Il quinto elemento) o ragazzine che fanno innamorare killer spietati
(Matilde in Leon). Questa volta siamo dalle parti di limitless: l’ormone
sintetico CPH4, se assunto in grande quantità sblocca il 90% del cervello che
normalmente non utilizziamo. Lucy si trasforma in una supereroina con un unico
scopo: tramandare l’enorme conoscenza acquisita. Il film non è perfetto (specie
nel finale) ma si lascia vedere piacevolmente ed offre parecchi spunti di
discussione: perché diventando sempre più intelligente Lucy perde completamente
la sua parte emotiva? La conoscenza porta alla tolleranza? ATTENZIONE SPOILER Tutto
il sapere umano può essere contenuto in una chiavetta USB? Spero che i miei
compagni di visione vorranno condividere le loro risposte in questo blog. Colgo
l’occasione per invitare i Braghi tutti alla visione di Sin City - Una donna
per cui uccidere venerdì 10 ottobre. Vi aspetto
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